Oggi volevo andarmi a iscrivere ad un corso per principianti di Arabo presso una libreria di qui. Su facebook è la terza volta che mi invitano a farlo e per tre volte ho saltato e non ci sono andata e ora mi sono decisa. Di Arabo imparerò poco o nulla, anche perchè so essere una lingua difficile e che non riesce a scriverla bene anche chi la parla comunemente. Ma oggi nevica a fiocconi e uscita dall’ufficio mi sono rintanata a casa.
A proposito di Arabo mi è venuta in mente questa cosa. La cittadina dove ho la residenza è piccola, provinciale e molto snob. Un tempo era molto ricca e al centro delle cronache economiche per via della fabbrica di macchine da scrivere e mi sono sempre chiesta chi glielo ha fatto fare all’Ing Olivetti di andarla a localizzare proprio lì…..
Comunque tre generazioni di persone sono nate, cresciute e hanno lavorato all’insegna della Fabbrica e molti ragionano ancora come se Lei fosse solo andata via un attimo e pronta a ritornare, ma tant’è…..
Comunque una delle signore più snob della già snob città è insopportabile, piena di sè e considera la sua cittadina il centro del mondo ed io e non la posso cordialmente vedere. Peccato il marito fosse il migliore amico di mio padre e quindi bisogna mantenere una certa educazione.
La figlia maggiore di questa signora è una se non la massima esperta italiana di cultura araba e soprattutto di diritto arabo. Insegna all’università ed ha lavorato anche per il Ministero per le questioni con il mondo arabo. Tempo fa leggo sul giornale che era stata chiamata a tenere un insegnamento a Londra o qualcosa del genere e in mezzo ad un coro di petulanti madame che parlavano al solito dei mali della piccola cittadina, me ne esco “Ho letto che R. adesso insegna anche A Londra. Sono proprio contenta e falle i miei complimenti”
Dovevate vedere tutto l’orgoglio materno che è uscito fuori. Come fare felice una madre, con poco.
Forse non sono proprio così bastarda.
Elisa