Ieri sono stata a Bologna per accompagnare una mia amica a ritirare diciamo un rinoscimento, più che un vero e proprio premio, alla sua attività di comunicazione a favore di appasionati di una disciplina sportiva tramite i nuovi canali o “media”, come pomposamente i comunicatori di mestiere (tipo giornalisti) che non li usano chiamano internet e social network in primis facebook e twitter. Ora questi giornalisti un po’ “pelosi” le cui testate attribuiscono premi a chi li ha superati in lettori e seguito per diffondere notizie su eventi e persone legati ad una passione comune francamente mi fanno tra il ridere. la pena e l’incazzare. A questi signori dà fastidio che con una buona rete di contatti si riesca sui social network arrivare prima alle fonti di informazioni e tutto questo con professionalità e in modo assolutamente gratutito (aggratis!!!!)
Possono sminuire la cosa come meglio credono, attribuendo contemporaneamente lo stesso riconoscimento alla segretaria che spedisce le lettere e le riviste e alla bimbetta figlia di sportivi che hanno tesserato la pupilla ancora in fasce, ma niente potrà nascondere la cosa fondamentale: tutta la loro insipienza.
Un canale gratuito diffuso e ben utilizzato come facebook, uniti a una grande passione nella comunicazione e una dose di cervello notevole – di cui la mia amica è ampiamente dotata- più un po’ di tempo libero a disposizione battono la migliore editoria patinata, ricca di mezzi economici e con tanto di patentino da giornalista.
Tutte le persone che erano li ad applaudirla erano per lei
E queste si che sono soddifazioni!
Grande Pà!
Elisa