Non so come si faccia una sottorubrica all’interno di un blog, ma sicuramente dovessi crearne una la chiamerei come il titolo del post.
Io da senzapatente uso spessissimo il treno come altri mezzi pubblici e un conto è andare a trovare amici e parenti con un nuovo e fiammante Freccia Rossa o Bianca o Argento, puntualissimo, pulitissimo e con tutti i confort, e se viaggiate in prima classe anche la hostess che porta caffè e giornale e un conto è prendere i regionali.
e già qui cìè un differenza di tratte. Se viaggiate in prima sul percorso Torino-Milano-Roma, il biglietto comprende anche giornale e caffè, e poi avete il bar per un eventuale spuntino, mentre se viaggiate in prima classe sulla tratta Adriatica scordatevi la signorina con il sorriso stampato che vi serve lo snack, scordatevi la carrozza bar e si ritorna al vecchio carrello con vendita di bevande (imbevibili :-() Questo trattamento vale i 30 euro di differenza circa tra la prima e la seconda classe? Secondo me no…(manco la Signorina per quanto carina li vale… ma vabbè, sennò mi date della tirchia.
Comunque discostatevi dalle superveloci tratte e provate a prendere un locale….e si che sono dolori!
Lunedì io e la mia amica partiamo da una località marina senza la stazione: il treno si ferma, ma non esistono bigliettai, macchinetta automatica, ecc… tutto murato e desolatamente vuoto. I tre bar (dicasi TRE bar) antistanti il piazzale della stazione non vendono i bilgietti perchè non vogliono avere impicci e poi non porterebbe loro soldi (e su questo ci sarebbe da discutere perchè un caffè, un panino, una mezza minerale ci scappa sempre). l’unica rivendita è una agenzia viaggi più distante e nascosta con un bel cartello in vetrina CHIUSO PER PONTE FESTIVO SI RIAPRE IL 2 MAGGIO.
Saliamo sul treno, cerchiamo il capotreno e spiegamo la cosa e lui “un attimo che telefono per verificare! Voi potete dirmi quello che volete!” Ci monta su una leggera incazzatura soprattutto quando si palesa la possibilità di un cinque euro di supplemento su cinque euro di biglietto e incomincia una disputa con un cafone di controllore che alla nostra affermazione del genere “lei mi faccia il supplemento ma io non lo pago….” afferma “Lei non sa che io sono delegato sindacale e che ho fatto una battaglia in Regione per portare il supplemento da cinquanta euro a cinque!!!!”
O capperi!!! Stavamo per mangiarcelo vivo AGGRATISE ….ma si è deciso a farci il biglietto al prezzo giusto senza alcun supplemento…..
Cinque euro per un viaggio di un’oretta su di un treno vecchio-sporco-sempre fermo- e che ad ogni fermata ripartiva con uno sbuffo stile enfisema polmonare.
VOGLIO ITALO!!!!
Elisa
Benvenuta in Trenitalia…
Avviso sentito ieri e oggi a Termini… non Imerese ma Stazione Termini a ROMA, la più grande stazione d’Italia
din-dlon
Si avvisano i signori passeggeri che il treno alta velocità proveniente da Napoli e diretto a Milano per oggi arriva e parte da Stazione Tiburtina (ndr. scarto 20 minuti). I passeggeri possono utilizzare la Metro B per raggiungere la Stazione Tiburtina (ndr. con i lavori in corso uno esperto ci mette 15 minuti a raggiungere la metro).
Ci scusiamo per il disagio.
Direi che le scuse sono quelle che mi fanno montare i nervi… anche io voglio Italo… per i pendolari cribbio!
Io che non sono esperta a raggiungere la Metro a Termini…Stazione ci hi impiegato mezz’ora buona 😦
Italo per i pendolari. C’è stato Arena Ways sulla tratta Milano Torino ma Trenitalia non gii ha permesso le fermate intermedie e lo ha fatto fallire.
Elisa
l’ultima volta che sono tornata a MiaCittàlombarda avevo un impegno a Milano per cui dovevo essere lì entro le 15.00. prendo il treno delle 13.00, arrabattaandomi con la “schiscetta” (una mela e un paninetto) da mangiare in viaggio. 15 minuti dopo, il treno si ferma regolarmente alla prima stazione dopo Torino, ovvero Chivasso. si ferma. e non riparte. cinque minuti. dieci. quindici. io che guardo l’orologio. venti. ci dicono (ma non c’è comunicazione ufficiale, abbiamo chiest qua e là) che c’è una porta che non si chiude bene e il sistema informatico non fa partire la motrice. venticinque. al binario accanto, nel frattempo, parte il treno per Novara. che alemno la metà dai passeggeri avrebbe potuto prendere, visto che doveva scendere a Santhià o Vercelli. e comunque, da Novara, u treno per milano (anche non Stazione Centrale) ogni 20′ c’è. però nonci dicono nulla.
Morale: ci fanno salire sul treno per Mialno successivo, un’ora dopo. il mio appuntamento, ovviamente, è saltato. il treno, come puoi immaginare, è straripante. a questo punto mi accomodo tranquilla e serena in 1classe, ripromettendomi di mangiarmi vivo il controllore nel caso osasse dirmi qualcosa. fortunatamente per lui, non è passato.
Capitato anche a me…più volte e in più stazioni della Torino-Milano 😦
Elisa
Care amiche, poiché ho amici in manutenzione alle ferrovie, sappiate che una parte sostanziosa dei risparmi di spesa delle FS li hanno fatti, negli ultimi anni, sulla manutenzione.
E non solo: anni fa mi raccontavano che in officina riparazioni (decine di operai) metà del tempo di lavoro lo perdono a procurarsi i “ferri” per fare le operazioni dovute, perché per risparmiare hanno eliminato il personale di magazzino attrezzi, così per paura che a fine uso non vengano restituiti così l’ indomani mattina non si trovino, nessuno li restituisce più. Inoltre, se si logorano, nessuno ne tiene conto e li sostituisce (così si risparmiano altri soldi).
Peccato che per risparmiare un dipendente, gli altri 60 perdano ore ed ore a cercare ferri e materiali in giro (certyi ricambi non si comprano più, bisogna arrangiarsi con quello che si “trova” in giro).
Al prossimo giro, affideranno di sicuro i lavori a subappaltatori, possibilmente al massimo ribasso, così neppure quel tagliando su 5 verrà fatto veramente.
Ma gli economisti che decidono queste cose son dei Bocconiani DOC. Come quelli che han rovinato FIAT.
Anonimo SQ
E’ lo stesso discorso che faceva il tipo seduto vicino a me l’altro ieri, un tecnico manutentore delle Ferrovie in pensione.
elisa
Io sono una bestia strana, è noto. Ma scambio cinquanta treni folli per un solo regionale.
cinquanta treni folli? Mi sa che ti batto, ne ho viste di tutti i tipi anche io
elisa
Trenofolle è idioletto per ciò che altri chiama treno ad alta velocità.
Pur con quello che costa la benzina, c’è mio cognato che per venir qua DA SOLO (perchè già se si viaggia in 2 o più le spese fisse si ripartiscono e quindi il discorso DOVREBBE cambiare) dalla Puglia dove abita (700 e qualche km) utilizza la sua auto. Dice che c’ha fatto i conti: tra costo del biglietto, orari assurdi, ritardi, prenotazioni, guasti, fermata comoda nella mia città soppressa (ora o arriva 70 km prima e si fa andare a prender e portare da mio suocero, o arriva 50 km dopo e idem), e altre amenità del genere… gli conviene appunto farsi il viaggio in auto per i fatti suoi.
Alla faccia del trasporto “pubblico”…
Già, come lo capisco 😦
Elisa
POvna: io non sono contraria alla TAV pregiudiziamìlmente come i Valsusini, insomma non perchè possa deturpare più di un viadotto dell’autostrada o altra galleria ferroviaria, ma penso che ci sarebbero altre priorità di spesa, ad esempio un sistema di istruzione più efficiente e la salvaguardia del nostro patrimonio artistico.
Elisa
Nemmeno io sono contraria pregiudizialmente, ci mancherebbe (e perché qualsiasi cosa si chiami treno non mi vede MAI contraria, e perché non sono contraria pregiudizialmente a niente). “Folle” per me non è negativo, ci mancherebbe (se no dovrei darmi della negativa da sola).