Puntuale come la ripresa delle attività produttive dopo la pausa agostana:
i bus riprendono a circolare con orari umani, la gente sale in macchina e intasa le strade nonostante il carobenzina. i prof e studenti riprendono la scuola, e…..
… i alcuni farmaci cominciano a diventare merce rara e fantasmi sugli scaffali delle farmacie….Però, c’è un però: fino a pochi mesi fa a sparire erano i farmaci costosi, quelli da almeno cento euro a scatola e la cosa, assolutamente ingiustificata, è comprensibile.
Ma se a sparire e a diventare introvabili sono farmaci da cinque euro a scatola la cosa è preoccupante ancora di più.
Il motivo è presto spiegato:: le case di distribuzione dei farmaci, che sono multinazionali, comprano nei paesi che applicano loro il prezzo minore e rivendono nei paesi dove spuntano il prezzo maggiore e se nel giochino qualcuno ci resta a secco….cazzi suoi. Le case farmaceutiche potrebbero fare dappertutto lo stesso prezzo, direte….ma anche loro non peccano di santità. E’ il mercato bellezza..
Comunque in questa occasione si vede anche la differenza tra le farmacie: c’è quella che si attacca al telefono e si fa tutti distributotri della penisola fino a quando non ti trova le pasticche (la mia che l’ultima volta si è fatta spedire tre scatole da un magazzino in Umbria) ma purtroppo è ancora chiusa per ferie, e quella, come la titolare di una farmacia dove mi capita di andare (anzi andavo) che mi dice con disarmante candore “non sono riuscita a trovarti la medicina, ho chiamato le varie sedi del distributore, in Piemonte, Lombardia, Liguria, ecc…. Pensi che forse è il caso di provare con qualche altra società?
FA UN PO’ TE!!!!
E le liberalizzazioni?
Elisa