Archivio | agosto, 2012

E ci risiamo!

27 Ago

Puntuale come la ripresa delle attività produttive dopo la pausa agostana:

i bus riprendono a circolare con orari umani, la gente sale in macchina e intasa le strade nonostante il carobenzina. i prof e studenti riprendono la scuola, e…..

… i alcuni farmaci cominciano a diventare merce rara e fantasmi sugli scaffali delle farmacie….Però, c’è un però: fino a pochi mesi fa a sparire erano i farmaci costosi, quelli da almeno cento euro a scatola e la cosa, assolutamente ingiustificata, è comprensibile.

Ma se a sparire e a diventare introvabili sono farmaci da cinque euro a scatola la cosa è preoccupante ancora di più.

Il motivo è presto spiegato:: le case di distribuzione dei farmaci, che sono multinazionali, comprano nei paesi che applicano loro il prezzo minore e rivendono nei paesi dove spuntano il prezzo maggiore e se nel giochino qualcuno ci resta a secco….cazzi suoi. Le case farmaceutiche potrebbero fare dappertutto lo stesso prezzo, direte….ma anche loro non peccano di santità. E’ il mercato bellezza..

Comunque in questa occasione si vede anche la differenza tra le farmacie: c’è quella che si attacca al telefono e si fa tutti distributotri della penisola fino a quando non ti trova le pasticche  (la mia che l’ultima volta si è fatta spedire tre scatole da un magazzino in Umbria) ma  purtroppo è ancora chiusa per ferie, e quella, come la titolare di una farmacia dove mi capita di andare (anzi andavo) che mi dice con disarmante candore “non sono riuscita a trovarti la medicina, ho chiamato le varie sedi del distributore, in Piemonte, Lombardia, Liguria, ecc…. Pensi che forse è il caso di provare con qualche altra società?

FA UN PO’ TE!!!!

E le liberalizzazioni?

Elisa 

 

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La Storia non insegna nulla?

21 Ago

Il badante pakistano di un amico di mia madre, molto osservante, durante il mese del Ramadan si alzava prestissimo di notte per mangiare e bere abbondantemente visto che doveva per otto ore sollevare e aiutare un uomo di corporatura normale e con 40 gradi di temperatura atmosferica. Un giorno non ha sentito la sveglia, era già giorno quando si è svegliato e non ha mangiato (nè bevuto acqua) e per poco non collassava a terra.

Questo stavo raccontando a due mie colleghe a pranzo mentre una cameriera marocchina neoassunta dal bar e probabilmente anche neo arrivata perchè non parlava quasi italiano cercava di destreggiarsi con l’ordine dei caffè….sbagliando poi clamorosamente…anchè perchè un caffè normale nessuno lo chiede mai).

Stavamo parlando delle diverse religioni e delle forme di digiuno nella religioni, ad esempio la Quaresima, o il Sabato per gli Ebrei ed ecco che la mia collega quando ha visto che invece del caffè macchiato le è arrivato un caffè ristretto ha prima “redarguito” la cameriera marocchina e poi è partita con una piazzata sulle “razze inferiori” che dovrebbero  restare a casa loro in un crescendo che è finito con un Aveva ragione Hitler, a quel punto io e l’altra collega abbiamo detto all’unisono

CAZZO DICI!!!  QUELLO ERA UN PAZZO ASSASSINO QUANTE PERSONE HA STERMINATO TRA GUERRA E CAMPI DI CONCENTRAMENTO

L’abbiamo ammutolita

Io di solito pranzo SEMPRE DA SOLA

Ogni tanto mi dimentico il perchè

Elisa

Ferragosto

14 Ago

Ill post o il commento di una blogger sulla sua vicina di casa mi ha fatto venire in mente mia nonna. Io per farla arrabbiare la chiamavo la signora “appena hai tempo”. Da bambina  non avevo ancora capito che l'”appena hai tempo” voleva dire “immediatamente”e quando, finalmente, lo capii per una forma di ripicca prendevo la nonna alla lettera.

I suoi intercalari preferiti erano “quando devi andare in farmacia, supermercato, profumeria, ecc… me lo dici che ho bisogno di …..” Se mi vedeva uscire e tornare senza che le avessi detto niente allora mi diceva “non sei andata in farmacia, supermercato, profumeria?” oppure “non vai al supermercato, ecc…OGGI?”

io alla fine ci giocavo  e le lasciavo sempre quel giorno o due di incertezza….. e lei si incazzava.

Se ero di cattivo umore le dicevo “senti nonna, se hai bisogno di qualcosa dimmi direttamente vai a prendermi…. e io vado” e lei protestava che non aveva mai urgenza e che non voleva obbligarmi ad uscire apposta….

Anni di residenza in terra sabauda mi hanno reso edotta che non era mia nonna a comportarsi così, ma l’intercalare “appena ha tempo, quando riesci, se ha voglia, ecc”….è tipicamente locale. Io che sono cresciuta in “terronia”  come dicono con un mix di disprezzo i miei parenti (simpatici vero?)e preferisco le persone dirette che chiedono senza tanti preamboli, al massimo sta a me dire “mi spiace, non posso”

Ma a Ferragosto mi mandava a prendere i pasticcini e io correvo

Ciao Nonna

Elisa

A volte ritornano

7 Ago

Quando ho incominciato a lavorare nell’Ente dove sportelloutenti si è fatta le ossa da cinque anni a questa parte, ho avuto un tot di direttori cambiati e girati più veloci della luce….

Il primo è stato un gentile signore con barba e aria educata che quando mi guardava dava l’idea di stare a parlare con una marziana (io) e non sapevi se ti ascoltasse o meno.

Il secondo (durato tre mesi) è passato come una meteora con scritto”tanto ho vinto un concorso per un lavoro più prestigioso e che mi renderà molto di più”… e poi è andato a fare il lavoro più prestigioso ecc…

il terzo gentile e competente ma con sempre l’aria “sono qui per un annetto solo per potermi riavvicinare a casa, vicino a moglie e figli e quindii poche rogne, please!” E poi si è riavvicinato a casa,

La quarta, ragazza “giovane-carina-intelligente-preparata” tenpo un anno e si è messa in aspettativa per seguire l’AMORE che lavora all’estero in attesa di trovare una sistemazione miglirore vicino ALL’AMMMMORE.

Il quinto “sono giovane-caruccio-voglio imparere e fare carriera in fretta” è già stato promosso e spostato-

Da settembre ritorna a dirigermi il primo dirigente…. chissà per quanto?

Spending review pensaci tu!!!!

Elisa