Archivio | settembre, 2012

Libertà di stampa

27 Set

Io tutti questi cori di solidarietà a Sallusti non li tollero tanto. Nessuno in una democrazia reale dovrebbe essere perseguito e condannato al carcere per le sue opinioni,  ma ci siamo forse dimenticati che non siamo una democrazia reale?

Innanzitutto sotto il governo Berlu non si contano i tentativi di legge bavaglio che ci sono stati per bloccare quelle poche voci libere e dissidenti che erano rimaste, visto che la TV era quasi tutta controllata dal Cavaliere e molti giornali erano e sono ancora suoi fedeli supporter (Sallusti in testa). Non dimentichiamoci la storia di quei giornalisti di Rai Uno allontanati perchè si erano rifiutati di firmare un documento a difesa del loro direttore di rete per le offese arrecategli da Santoro.

Se non si è arrivati a imbavagliare tutto e tutti è perchè ad un certo punto la crisi ha costretto il Berlu a fare le valigie e andarsene.

Nel nostro paese un risarcimento danni in sede di giustizia civile è una mission impossible, se ti va bene i soldi li vedi dopo 15 o 20 anni e tre gradi di giudizio: sarebbe più logico sicuramente dire, tu giornalista pubblichi un articolo diffamatorio e fasullo  consapevole che si tratta di un falso e mi danneggi io ti chiedo i danni e mi faccio rimborsare il pregiudizio arrecatomi, ma prima di avere giustizia posso andare anche in pensione. Conosciamo tutti la situazione della nostra Giustizia Civile…. e anche quella Penale non sta messa meglio….

Poi che in questa sentenza di condanna a Sallusti ci sia un “tot” e anche più di rivalsa di un giudice che si è sentito un cicinin offeso, ok…. ma caro Sig. Sallusti, se la legge è quella che è lo deve anche a questa classe politica che Lei con i suoi articoli ha foraggiato.

Sarebbe il caso di dire Via tutti… alcuni giornalisti compresi.

Elisa

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Concerto Reale

24 Set

Ci sono cose che prima o poi nella vita bisogna fare, che sia andare in pellegrinaggio a San Pietro o a Santiago di Compostela per chi è credente oppure in qualche posto che ci ha sempre affascinato. Io non sono  amante della musica. soprattutto per quanto riguarda la musica classica. forse perchè non ho mai preso in mano uno strumento,  ma alcuni gruppi in voga quando ero ragazza mi sono ancora cari. In compenso i teatri mi hanno sempre affascinato e, tra questi la Royal Albert Hall e così quando la mia amica P. mi ha detto che alla R.H.A. si sarebbe svolto un concerto del solista dei Simply Red. non ho resistito ed ho, anzi abbiamo, prenotato.

Avete idea di cosa vuol dire ascoltare un solista che canta a 5000 e passa persone in un bellissimo auditorium in stile eclettico stile tempio greco? Una cosa favolosa da vivere. Una acustica favolosa!!!

Immagino cosa debba essere ascoltare una intera orchestra tipo la London Simphony Orchestra e capisco perchè i londinesi siano assidui frequentatori del Teatro che la Regina Vittoria ha dedicato al povero augusto maritino.

Non è detto che non ci si torni, per ora mi riprendo dalla tre giorni londinese

Elisa

 

Scuola 2

14 Set

E sempre sull’argomento precedente…

Una mia collega ha già pre-iscritto dall’anno scorso il pargolo alle primarie in una superscuola paritaria dove la retta costa un botto (migliaia di euro senza contare i vari extra) ma “l’ambiente è bello, non dovrebbe fare brutti incontri (e diciamo le cose come stanno i brutti incontri sarebbero i figli di genitori immigrati!) , sto più sicura, ecc…” ed essendo una mia parigrado con marito anche lui impiegato, non naviga certo nell’oro! Per prima cosa avrei voluto mettere sulla sua scrivania un articolo della Stampa che raccontava che la migliore scuola elementare della città tra didattica, risultati e attività extra fosse quella di un quartiere multietnico della città  e dove le classi sono per l’80% circa di ragazzi marocchini, cinesi, ecc… (non è detto che non lo faccia se la mena ancora con la scuola paritaria!)

Ma soprattutto stamattina se ne esce: “certo che se penso che il prossimo anno avremo tutti i pomeriggi impegnati  tra compiti, attività post-scolastiche e altro ancora, mi devo godere ancora quest’anno di abbuono che poi sarà una corsa.

Ma, benedette ragazze,  non è che fare figli sia un obbligo dettato dalla legge, dovrebbe essere una scelta consapevole (e meditata). Anche se mia madre dice che ad alcuni genitori dovrebbe essere vietato il FARE figli.

Elisa

 

Scuola

12 Set

 

Oggi è iniziata la Scuola, e un po’ di mie colleghe sono arrivate in ritardo (permesso regolarmente richiesto) e altre hanno chiesto un giorno di ferie, per accompagnare la prole al loro incontro con quella Nobile Istituzione che ci forma, ci istruisce e ci aiuta a crescere. Nessuna ironia, lo penso veramente.

 

Quelle che sono arrivate a metà mattinata, le ho trovate in massa davanti alla macchinetta del caffè che se la contavano insieme ad altre colleghe mamme che in quanto a incoraggiarle sulle incombenze a venire ci andavano leggere come un serial killer sulla sua vittima di turno.

 

“A la tua bimba fa la prima elementare, bazzecole solo pochi compiti un sacco di altre attività collaterali per farsi conoscere tra bambini e amalgamare la classe” A sentire questo termine ho pensato – complice anche un po’ di languorino- ad un impasto tipo quello della pizza, ma vabbè

 

“Bazzecole, aspetta che arrivino alle medie e poi si che sarà traumatico! Dovrai passare tutti i week end incollata alla scrivania per far fare i compiti perchè i professori sono senza pietà e non gli basta quello che fanno in classe durante il tempo pieno per insegnare ai ragazzi italiano, matematica, geografia ecc…No! Devono guastare l’esistenza (ha detto proprio così) anche nel tempo libero e assegnare compiti che i poveri ragazzi non riescono mai a finire se non gli si da’ una mano….. E qui mi è venuta in mente la figura di un professore sadico con divisa nazi e baffetti alla Hitler.

 

Più scoraggiate le mamme dei figli adolescenti, forse perchè alcune hanno perso la guerra e hanno rinunciato a far studiare i pargoli: “Alle superiori sarà ancora peggio, ti faranno impazzire, non avranno voglia di studiare ma tanto non sai cosa farne e li mandi a scuola lo stesso sperando che i Prof li grazino”

 

Io, che di figli non ne ho, ascoltavo con una sorta di compiaciuto distacco.

 

Secondo me la mamma del bimbetto in prima starà già pensando come fargli saltare le tappe e mandarlo direttamente all’Università

 

Elisa

digital divide

3 Set

Nel senso che “divide”

Esistono due scuole di pensiero tra i capoccia del mio ufficio

La più diffusa e tipica dei gerontocapi più o meno è così: “si accetta qualsiasi documento (e del caso si paga) purchè completo di tutti i dati….anche se scritto su carta da formaggio”

La seconda meno diffusa e tipica delle new entry tra i dirigenti è del tipo “esiste una amministrazione digitale, collegamenti internet, posta certificata, ecc…. cazzo che la si usi”.

Quale è la maniera per fari si che la si usi senza fiatare? Semplice: ogni documento che mi presenti cartaceo e non via internet IO NON TE LO PAGO. Lo accetto perchè per legge devo farlo, ma soldini nisba. Io che sono una fan dell’on line che semplifica e di molto il mio lavoro (provare per credere) faccio il tifo per quei pochi coraggiosi dirigenti che applicano alla lettera questo dogma

Ecco che alcuni soggetti restii all’invio telematico si sono visti drasticamente crollare i soldi accreditati sul conto. Fatto sta che appena il mio dirigente è andato in ferie ecco piombare nei nostri uffici uno dei gerontocapi:

Gerontocapa: “ma come tizio mi ha chiamato che questo mese ha ricevuto solo 50 euro e non i 2000 che gli sarebbero aspettati” …….

Io “continua a inviare tutto cartaceo dopo cinque anni che gli si dice di non farlo”

GC “Non è possibile, hanno inviato i documenti vanno pagati”

Io”Il Dr….li ha fatti contabilizzare come da non pagarsi perchè non conformi e non si possono più modificare”

GC: “Vanno modificati!!!!”

Io:”Deve far cambiare il software di contabilizzazione dalla Sede Centrale”

GC: “Li chiamo subito e lo faccio fare immediatamente”

Per una settimana più nulla, Venerdì mi chiama la GerontoCapa e mi dice “Non se ne fa nulla, resta tutto come ha deciso il tuo Capo”

Stranamente oggi arriva una comunicazione sulla nostra casella di posta elettronica del SuperCapoMassimo che tuona così:

“qualsiasi richiesta alla sede centrale va preventivamente autorizzata da Me!!!”

E si il digital….divide eccome!!!! 🙂

Elisa