Sappiate che io
assumo un farmaco salvavita che costa uno schioppo a scatola che ogni scatola dura dieci giorni e che, di conseguenza, me ne servono tre al mese.
dieci giorni fa esce il generico di quel farmaco e il giorno dopo l’AIFA inserisce il farmaco che io predo nell’elenco di quelli che “se lo vuoi paga la differenza” che in questo caso sono circa 45 euro a scatoletta…mica cazzi.
che forse all’AIFA non sanno cosa vuol dire essere epilettici, trovare quel delicato mix di sostanze chimiche che ti fanno stare meglio – attenzione non guarire MAGARI! , solo stare meglio. Io, ad esempio, ci ho impiegato trentacinque anni. Bazzecole no?
che il farmaco avrà anche lo stesso principio attivo ma gli eccipienti FANNO la differenza e io reagisco in modo diverso da un’altra persona rispetto agli stessi eccipienti.
che la ditta farmaceutica che produce il farmaco di marca potrebbe anche abbassare il prezzo da 88 euro a 40 visto che se il generico si vende a 36 euro e il suo margine la ditta che lo produce lo avrà ben calcolato O NO?
Tutto questo considerato, Signori che decidete queste liste di farmaci a pagamento come CAPPERO pensate che io possa passare da una terapia all’altra nel giro di 24 ore? E penso sappiate meglio di me che la SPESA SANITARIA sia formata solo per una minima percentuale dalla spesa farmaceutica e il resto sono costi fissi di funzionamento di Ospedali, Ambulatori, ecc… Stipendi dei cervelloni dell’AIFA compresi.
E permettete che si sperperino milioni di Euro a favore del San Raffaele senza colpo ferire, per restare nel settore sanitario….
Con che faccia venite a chiedere a chi ha già abbondantemente dato di rinunciare alla propria salute?
Incazzatissima
Elisa