Archivio | marzo, 2013

Buona Pasqua, sempre della serie buseconomy

29 Mar

Io pranzo di solito in un piccolo bar vicino all’ufficio, cucina casalinga, buona, pochi coperti ma molto veloci nel servire. Proprio perchè ci sono pochi tavoli capita spesso di mangiare gomito a gomito con perfetti sconosciuti, che magari vedi tutti i giorni, ma non conosci. Tra questi un gruppo di persone che, presumibilmente, dovrebbero lavorare per una mutlinazionale con sedi in un po’ tutto il mondo. Oggi erano un po’ ciarlieri e allegri causa week end pasquale lungo, tutti? Non proprio, una di loro è un po’ tesa e sta in silenzio. Gli altri ragazzi cercano di coinvolgerla ma lei risponde a monosillabi. Insomma dopo un po’ la ragazza sbotta: “oggi è il mio ultimo giorno di lavoro con voi” e gli altri: “si ma la tua ditta, avrà altre commesse, no?” e la ragazza “Beh, la mia società si, ma io non so se mi confermeranno il contrattto”. il gelo è sceso sulla tavolata

Anche a me è venuto un po’ di magone, perchè ho molti colleghi “esternalizzati” soci di cooperative che svolgono lavori all’interno del mio ufficio e integrati come se fossero a tutti gli effetti dipendenti diretti, ma non lo sono e non ci pensi fino a quando non ti salutano perchè trasferiti, nelle migliori delle ipotesi, ad altro servizio presso qualche altra azienda.

Mi sono alzata dal tavolo, rinunciato al caffè e sono tornata nel mio ufficietto a meditare un po’,su cosa si potrebbe fare in un Paese dove non riusciamo a  fare manco un Governo a con contratto a chiamata?

Elisa

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Bei momenti

20 Mar

E’ pomeriggio, subito dopo pranzo, e avete appena ritirato pile di copie di ordinativi di pagamento che  appena inviate in banca e ricevete la seguente telefonata dall’impiegato della banca: “Signora, tutti i bonifici da pagare all’estero non vanno bene, il sistema non me li prende, i conti correnti non sono giusti, ricontrolli.”

Panico! Momento di respiro, e poi incominci a ragionare e a dire al tipo “Senta, come è possibile tutti sbagliati, molti sono bonifici periodici sempre agli stessi beneficiari, sugli stessi conti, se avessero cambiato banca ce lo avrebbero detto….può capitare con un singolo bonifico ma non con dieci o venti!”

il tizio insiste che sono tutti sbagliati e…vabbè per calmarlo e calmarti gli dici “mi lasci il numero di telefono, verifico e la richiamo”. Ricacci tutto fuori da dove lo avevi appena riposto e ti accorgi che si in uno effettivamente la collega che ti aveva consegnato la pratica aveva invertito dei numeri, ma gli altri no sono sempre gli stessi beneficiari del mese prima. Però quando hai a che fare  con persone che si spostano dall’Italia al Marocco alla Francia se non in Senegal o Sud Africa ecc… tutto è possibile e ri-controlli per maggiore sul programma, anche perchè interviene la Capa che va in panico per un foglio – suo- che non trova  figuriamoci per un intero blocco di documenti.  Ricostruisci il tutto, calmi la Capa, prepari la email dopo aver scansito tutto lo scansibile, perchè “il fax della banca è rotto” e “la email la leggo subito” e…… mandi la email e richiami il tipo, per scoprire:

che aveva spinzato tutti gli ordinativi (50) e aveva invertito tutti i documenti che graficamente sembrano simili ma nella sostanza noi!!!

Non lo avreste strozzato?

Professore e Senatore ti sei giocato – forse – la Presidenza

17 Mar

Sti  grillini mi stanno un po’ sulle scatole, ma certo che un ruolo fondamentale ce l’hanno e sarebbe quello di far venire a galla tutte le contraddizioni dei loro “colleghi” in Parlamento. Ad esempio, hanno stravolto i giochi in occasione della elezione del Presidente della Camera e del Senato facendo tirare fuori due nomi e due persone che hanno tutta la mia stima – la Boldrini ex Commissaria Onu per i rifugiati e l’ex Magistrato antimafia Grasso. In prima battuta, al Senato, il PD avrebbe voluto la Finocchiaro e il PDL ha candidato lo sconfitto Schifani.  E Grasso lo hanno votato anche alcuni Grillini. Ma la nomina di Grasso ha spariglato le carte del Prof Sen Mario Monti che ha dichiarato “non voglio rimanere inchiodato come Senatore a Vita” e tutti i suoi hanno votato scheda bianca. Roba da matti!!! A me non farebbe schifo essere Senatore a Vita, e se non ti piace puoi anche dimetterti e far contento Napolitano che potendo tornare indietro scommetto ci ripenserebbe…. 

Perchè Monti ha detto ciò? Semplice perchè a essere eletto Presidente del Senato gli sarebbe piaciuto ma solo come trampolino di lancio per prendere il posto di Napolitano….ora con questa uscita,  si è scoperto in tutta la sua piccineria e mi auguro che il giochino non gli riesca più.

Ma chi potremmo eleggere come successore di Napolitano? Perchè, causa semestre bianco, si deve risolvere questa “piccolissima” questione. E ci va qualcuno stile Boldrini e Grasso…mica semplice!!!

Elisa

neet

12 Mar

Che poi starebbe per not in education, employment or training. Gli americani sono grandiosi nel trovare queste sigle come nimby – not in my backyard – o cose così. I quotidiani, che non sanno più come farci capire  che viviamo in una situazione disastrosa, oltre alle non edificanti dimostrazioni di comportamento dei nostri politici che dovrebbero tirar fuori una parvenza di governo che tiri almeno fino alla elezioni del Presidente delle Repubblice e alla riforma elettorale,ci propinano pure dati “rassicuranti” come questo:

1 giovane su quattro tra i 15 e i 29 anni è un neet il che può essere letto in due modi:

1) il modo moralista-snob “puzza sotto il naso” della Prof-Ministro Fornero & C. Questi ragazzi che pretenderebbero magari dopo laurea, master, di ambire a qualcosa di più di 400 euro al mese per un lavoro part-time e precario in un call center (se va bene e si è fortunati, ovvio), Cara Prof apri gli occhi: ad avere questo tipo di occupazione sono “ragazzi o ragazze” di 35 anni con famiglia e dopo anni di lavoro in nero. Bel traguardo. vero? Insomma ragazzi, dice la ministra, poche storie ed accettate anche lavoretti, stage e apprendistato anche se non proprio attinenti al proprio titolo di studi, Sfido qualsiasi ragazza o ragazzo con laurea in giurisprudenza in tasca a non stufarsi dopo anni di praticantato a zero soldi di giorno e turni alla cassa di un supermercato nei week end. Secondo me si sarebbe stufata anche la figlia della Fornero.  

2) il modo realista delle famiglie che dovrebbero spingere il pargolo o pargola a studiare per una media di venti anni dalle elementari alla laurea e farsi un bel fondello per poi non sapere dove sbattere il naso per trovarlo uno straccio di lavoro in piena crisi economica con PIL a picco che manco le Cascate Niagara. Un lavoro che ti permetta di:

sposarti o convivere, mettere su famiglia. prendere casa, fare figli e spendere per tenere su l’economia che senza pecunia circolante non si muove….  

A si ragazzo: potevi anche andare a fare il fabbro-idraulico-panettiere-falegname…. li la domanda di lavoro è amplissima. (il tecnico della caldaia ci ha messo una settimana a venire per poi dirmi che non poteva fare nulla, ma questa è un’altra storia)

Ma se hai la manualità della sottoscritta, ti ritroveresti con un arto in meno mantenuta a vita dal sistema assicurativo e previdenziale pubblico….con somma gioa della Prof Fornero!

Dietro a questi dati io vedo solo una generazione di persone giovani che hanno tutte le ragioni per essere scazzate e se non si riprende a camminare sono guai per  tutti. Anche per me che non avrò nessuno a garantirmi la pensione.

Elisa 

Sondaggi

10 Mar

Spinta un po’ dalla lettura qua e la di alcuni post e un po’ dalle email che ogni tanto ricevo mi sono iscritta a un paio di siti di sondaggi di opinione. Più o meno tutti i giorni ricevo email con l’invito a partecipare a sondaggi “fatti per me”

Bah, ogni volta compilo gli stessi campi (potrebbero anche memorizzare certi dati) – età sesso, dove vivo e lavoro. Successivamente, ma non sempre,  alcune domande su reddito e composizione del  nucleo familiare e se io o alcuni membri della mia famiglia lavorano nel campo del marketing e ricerche di mercato, e qui lo capisco; non fornire dati alla concorrenza su tipo di ricerche che si svolgono. Ma  ormai dovreste aver memorizzato che non sono sposata, vivo sola, in Piemonte,  non guido e non uso cosmetici per il trucco. Sappiatelo che per queste agenzie i cosmetici quali creme idratanti, maschere e scrub non vanno bene (Bah!) Insomma già solo per queste mie risposte l’80% delle volte il mio sondaggio finisce li. Si vede che a commissionare sondaggi sono soprattutto aziende automobilistiche, di cosmetici, o prodotti per la casa. Su ennemila richieste di partecipazione solo due o tre volte sono arrivata, faticosamente, alla fine: una volta mi han fatto domande sulle mie abitudini in tema di vacanza, una volta sui prodotti per la pulizia della casa (ma non sono affezionata ad un solo prodotto e credo di avere linkato tutti i prodotti indicati) e una volta sulle banche, Tutto questo per ottenere cosa? Buoni sconto, punti da utilizzare per l’acquisto di qualche prodotto? Magari!  L’unica cosa che posso ottenere sono fantomatici “accessi alla estrazione di un premio finale” con trasparenza zero, visto che prima doveva essere una estrazione di 1000 euro poi di 3000 e ora sono diventati 5000. Ora sono a quota 11 accessi all’estrazione, ma di questa estrazione nessuna notizia perchè continua a spostarsi avanti nel tempo. Ora dovrebbe essere ad aprile. Un messaggio tipo “mi dispiace l’estrazione non l’ha vista vincitrice il premio è andato alla Signora o al Signore pinko pallo”, renderebbe tutto più serio

Mi sa che mi cancello!

Elisa

 

8 marzo

7 Mar

Mia mamma era (è) una femminista convinta. ai tempi delle manifestazioni in piazza per la 194, violenza contro le donne, tempi del lavoro, ecc… se le è fatte tutte e ancora oggi che ha raggiunto la cifra tonda degli ottanta, è stata in piazza “nero-rossa vestita” il 14 febbraio per One-billion Rising. Io no, ad esempio, non perchè non condividessi le ragioni della manifestazione, ma il lavoro e la pigrizia hanno avuto il sopravvento. Quando ero ragazzina sono cresciuta anche passando attraverso gli 8 marzo in piazza con volantini e mimose con mamma. Quando sono incominciati i pranzi e le pizzate tra donne con mariti-findanziti-compagni fuori dal ristorante  che ti portano le mimose, sono finite le mie celebrazioni e l’8 marzo è diventato un giorno come gli altri.

Ha senso festeggiare l’8 marzo? Chiedetelo alle donne picchiate, violentate – addirittura uccise: una ogni tre giorni – nel nostro “civilissimo” paese. Secondo me più che festeggiare bisogna  ricordare, almeno una volta l’anno, che occorre fare ancora molta strada.

Una senatrice socialista della regione che mi ha dato i natali diceva: “la verà parità si raggiungerà quando sul posto di lavoro non si sostituirà un manager mediocre con una manager cazzuta e intelligente, ma con una managar altrettanto mediocre”.

Elisa