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Buona Pasqua, sempre della serie buseconomy

29 Mar

Io pranzo di solito in un piccolo bar vicino all’ufficio, cucina casalinga, buona, pochi coperti ma molto veloci nel servire. Proprio perchè ci sono pochi tavoli capita spesso di mangiare gomito a gomito con perfetti sconosciuti, che magari vedi tutti i giorni, ma non conosci. Tra questi un gruppo di persone che, presumibilmente, dovrebbero lavorare per una mutlinazionale con sedi in un po’ tutto il mondo. Oggi erano un po’ ciarlieri e allegri causa week end pasquale lungo, tutti? Non proprio, una di loro è un po’ tesa e sta in silenzio. Gli altri ragazzi cercano di coinvolgerla ma lei risponde a monosillabi. Insomma dopo un po’ la ragazza sbotta: “oggi è il mio ultimo giorno di lavoro con voi” e gli altri: “si ma la tua ditta, avrà altre commesse, no?” e la ragazza “Beh, la mia società si, ma io non so se mi confermeranno il contrattto”. il gelo è sceso sulla tavolata

Anche a me è venuto un po’ di magone, perchè ho molti colleghi “esternalizzati” soci di cooperative che svolgono lavori all’interno del mio ufficio e integrati come se fossero a tutti gli effetti dipendenti diretti, ma non lo sono e non ci pensi fino a quando non ti salutano perchè trasferiti, nelle migliori delle ipotesi, ad altro servizio presso qualche altra azienda.

Mi sono alzata dal tavolo, rinunciato al caffè e sono tornata nel mio ufficietto a meditare un po’,su cosa si potrebbe fare in un Paese dove non riusciamo a  fare manco un Governo a con contratto a chiamata?

Elisa

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