Fermata dell’autobus Stazione di Porta Susa io e mia madre in attesa del tram. accanto a noi tre adolescenti si e no 14 anni scarsi che con un accento simil-siculo si scambiano il seguente dialogo:
I adolescente: “Miiiiiiinchia, non ho il biglietto dell’atuobus!”
II adolescente: “M…a, manco io ce l’ho se ci ferma il controllore diciamo che il documento non ce l’abbiamo e diamo un nome e un indirizzo falso (accompagnando la frase da risatina scema)”
III adolescente: “M:….a, io una colta gli ho dato il nome e indirizzo di un mio amico così la multa l’ha ricevuta lui” – N.d.R. questa cosa la faceva anche mio fratello con il suo migliore amico ma dato che lui faceva altrettanto ogni genitore si pagava la sua multa e la parità era ristabilita.
Allora riprende il I adolescente: “M………a , io un giorno ho detto che non avevo il documento e ho dato il mio nome e indirizzo vero e non mi è arrivata nessuna multa. perchè tanto non ci credono che è il tuo nome e la strappano”.
Intanto arriva il tram e saliamo sopra io mia mamma e i tre ragazzetti che continuano a parlottare tra di loro. Dopo un buon dieci minuti eravamo praticamente arrivate alla nostra fermata e i tre si guardano intorno e con aria e tono da bravi bambini educati dai salesiani si rivolgono al tipo seduto vicino a me:
“Scusi, signore, ma è giusto per Piazza Castello?” e il tipo.”No, stiamo andando esattamente dall’altra parte”
Un coro dei tre: “Minchiaaaaaa, abbiamo sbagliato!” e scendono di corsa!
Io guardo mia made e mi scappa: “Minchia!” e………. scoppiamo a ridere
Sono sempre più convinta che chi se ne trova in classe venticinque se non trenta di sti geni, meriti la medaglia al valore
Elisa
Una medaglia al valore certamente anche se, credimi, ‘sti ragazzetti (l’ho vissuto con mio figlio a suo tempo, con gli amici fan tutti gli ‘scafati’ e, almeno il mio a casa educati qb 😉
sherazadeoggisoleepioggiamaierimaaaaaareeee
Io ho nove classi. Per ora si salvano le tre prime. Nelle altre sei ce ne sono due, tre, anche di più, per ogni classe. Parecchi rubano. Sia i nostri portafogli, sia al supermercato.Uno ha rubato le chiavi ad un compagno e gli ha svaligiato la casa. Cinquemila euro di refurtiva. Incappato per caso nei carabinieri, è stato preso ma, ovviamente, non gli è successo nulla. L’altro giorno ho detto ad un ragazzo di calmarsi un po’ perchè sono tre anni che è agitato, persino in gita. Mi ha risposto: “Aspetti che finisca la scuola e poi vedrà cosa le potrà succedere!” Ad un altro, che stava appiccicato ad un compagno impedendogli di lavorare, ho chiesto di spostarsi e mi ha detto: “Chiami pure i carabinieri, io da qui non mi muovo!” Persino i compagni mi hanno chiesto di lasciar stare e di non irritarlo di più, avevano paura.Ti rendi conto della bella gioventù che popola le nostre scuole? E’ una battaglia continua!
Shera: si nella mediz è così. tant’è che ho scritto di cosa faceva mio fratello con il suo amico del cuore… Ma a leggere quello che scrivi Kathe non so proprio come tu non faccia a perdere le staffe. Addirittura rubare le chiavi di un compagno di classe e svaligiargli la casa. Non ho parole!!!! E se li riprendi minacciano pure perchè “aspetti che finisca la scuola ecc….” è una vera minaccia. I genitori dovrebbero rispondere del comportamento delittuoso dei loro pargoli, mancata custodia, cattivi insegnamenti, istigazione a delinquere perchè se i loro figli la fanno franca (hanno meno di 14 anni) paghino i genitori.
Elisa