Quante persone conoscete che possono ancora dire “mai avuto un cellulare e mai l’avrò” nonni centenni esclusi?
Io sempre meno e poi, scavando scavando, scopri che sono in pensione, il cellulare ce l’ha la moglie o la figlia perchè “an sa mai”, non guidano la macchina, e girano solo in bici. Per carità ognuno è libero di fare quel che vuole. Io, del resto, ho un cellulare vecchio di almeno otto anni che a mala pena fa le foto e lo uso solo per chiamare (poco) e inviare sms ai contatti che hanno il mio numero. Non ci lavoro con il cellulare e, di conseguenza, va bene così. Il mio iper-teconologico fratello che invece ci lavora ha tutti gli I-ph…. che ci sono (phone, pad, pod), ma ha anche il Mac e non lo cambierebbe mai con nessun PC.
Questo per dire che io le tecnologie le apprezzo e penso siano le benvenute, anche se magari non le ustilizzo e trovo francamente squallida questa presa di posizione dei tassisti di Milano, e prima di loro quelli di Parigi, contro Uber. Per chi non lo sapesse si tratta di una applicazione su Smarphone che ti permette di contattare una vettura che ti geo-localizza ti invia l’offerta per portarti da dove sei a dove vuoi e se tu accetti l’offerta cliccki e ti passano a prendere. Ora, un mio amico ci lavora con una applicazione anche per il servizio di Noleggio con conducente e ad aderire non sono solo autovetture NCC (Noleggio con conducente) ma sempre più anche singoli o gruppi di taxisti e quindi concorrenza di sta cippa… Caro taxista dotati anche tu di questo sistema che poi è un software o abbonati a chi questo servizio lo offre, come uber o qualsiasi altra azienda che ce ne sono tante e molte anche italiane. Poi questo sistema funziona anche per prenotare visite mediche, alberghi, ristoranti e ennemila altre cose. E’ il futuro del commercio on line le applicazioni come uber sono uno strumento di transazione che facilita il contatto tra cliente e impresa. Smettiamola con questo atteggiamento luddista del “dagli alla tecnologia che porta via lavoro”. E’ la crisi economica semmai che porta via lavoro, non le tecnologie, anzi le tecnologie se sviluppate e utilizzate ne portano o porterebbero. E soprattutto cari taxisti basta con sta storia del “ho speso soldi per comprare la licenza”… E beh? Forse l’artigiano la bottega la trova attrezzata gratis o all’imprenditore capannone e macchinari glieli regalamo? No e loro sanno che esiste la concorrenza e che il cliente se lo devono conquistare con servizi aggiornati, migliori e a prezzi concorrenziali. Per quanto riguarda i prezzi se tramite uber si trova una corsa per Malpensa a 60 euro anzichè a 90 non credo che nei 60 non sia compreso un margine di guadagno.
Che poi la concorrenza ve la fate eccome anche tra taxisti con regolare licenza: “Signora guardi il mio collega le fa 90 ma se si mette davanti a quell’albergo di fronte, io passo a prenderla e le faccio pagare 60”. Successo più di una volta.
Viva tutti gli uber!!!!
Elisa
cara Elisa
sono d’accordo in toto..anzi semi toto perchè io di telefonini ovvero ‘smart phone’ sono una patita. Non dell’I-phone mi è antipatico a pelle. Nokia e ora Samsung e non mi dilungo oltre. Ognuno di noi ha le sue fisse io non ho quella delle scarpe!
sheraunabbraccioperlaprimavoltabellocaldo
Il giorno che uber arriverà qui a Torino, mi comprerò uno smart solo per utilizzare questa applicazione 🙂
Elisa
A me sembra una grossa semplificazione per il cliente… e credo che possa invogliare più persone ad usufruire del servizio.
Ma che vuoi… quella dei taxisti è poi molto simile alla gran parte delle reazioni che ho letto in commenti ad una notizia che diceva che dovrebbe diventare obbligatorio per tutti i professionisti dotarsi di POS per permettere ai clienti di pagare con il bancomat: negativa in toto (posso capire certe lagne – tipo che è un sistema in più per ingrassare le banche – ma altre eran proprio gratuite e basta…). Credo che in molti casi sia semplicemente la “novità” e la briga di imparare a utilizzarla al meglio, che spinge molti a rifiutare a priori i cambiamenti (in secondo luogo mettiamoci anche il fatto che in questo paese si riescono a complicare all’estremo anche le cose più semplici, ma vabbè).
Il mio dentista il POS ce l’ha da qualche anno, per me è una comodità assoluta non dover più portarmi apposta il libretto degli assegni o passar dal bancomat prima di una visita!
A proposito di Pos io sto aspettando quello che viaggia su telefonino: viene da te l’idraulico e tu paghi con carta di credito o bancomat avvicinandolo al suo cellulare e ti arriva l’ok sul tuo
Una figata!
Basta trovare l’idraulico che emette la fattura regolarmente 😦
ELisa