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Appalti e burocrazia

12 Ott

La nuova stazione della città sabauda, il bel serpentone con pannelli solari che si estende in centro, doveva in teoria essere finita per la celebrazione dei 150 anni della Nostra Patria. Prima il solito ricorso del secondo arrivato della Gara di Appalto, poi il fallimento della ditta vincitrice che non percepiva in tempo i soldi alla scadenza delle fatture, poi il subentro della seconda ditta che aveva fatto ricorso o addirittura di una terza, ha fatto si che la stazione fosse finita con un paio di anni di ritardo.
Storia analoga per i lavori nell’altra storica stazione che sono stati fermi non so quanto tempo perchè la ditta vincitrice, i conti a posto proprio non li aveva….
E le vicende dell’Expo 2015? I lavori vinti in maniera non trasparente da ditte amiche degli amici con Appalti di dubbia trasparenza, o addirittura con affidamenti diretti, la Magistratura chiamata ad indagare, fermo dei lavori, sbloccati non pe ilr trionfo della Giustizia ma per evitare di fare una figuraccia Expo-nenziale con il Mondo intero (pare, tra le altre cose, che con siano fioccate tutte quelle prenotazioni alberghiere e di biglietti di ingresso tanto attese, e si tema un flop).
Poi ci sono la terza linea della Metro – o è la prosecuzione della seconda? – a Roma che procede lentissimamnte…. e io sono anni che vedo gli stessi pannelli, anche manifesti pubblicitari logori e strappati, passando in macchina con mio fratello o mia cognata dove dovrebbero fare (?) i lavori
L’elenco potrebbe essere infinito…
Questo per dire che mi incazzo ma non mi meraviglio alla notizia che Genova è di nuovo sommersa dal fango e la gente è li che spala laddove aveva già spalato tre anni fa e darebbe volentieri la pala in testa agli amministratori o i politici che gli arrivassero a tiro, a causa di un mancato avvio dei lavori di consolidamento degli alvei dei torrenti a valle e ampliamento degli stessi a monte o altri lavori consimili, non perchè non ci siano i soldi o non siano stati stanziati da chi di dovere, ma per ragioni burocratiche.
E’ stata fatta la gara di appalto, è stato aggiudicata, nominato il vincitore…..ma i lavori non sono partiti perchè il secondo arrivato ha fatto ricorso e la giustizia ci ha impiegato 30 mesi a decidere se aveva ragione o no…..ma il tempo “atmosferico” è stato più veloce del tempo “burocratico-amministrativo” e non ha aspettato di leggere le motivazioni della sentenza dei giudici e che i lavori fossero avviati e conclusi…..
In altri stati europei succede esattamente la stessa cosa in caso di appalti, parlo dei ricorsi di altre imprese da parte del secondo arrivato, ma i lavori partono lo stesso con l’impresa vincitrice e poi si vedrà e si faranno i conti.
Ma è meglio non dirlo al cittadino con la pala in mano….potrebbe avere reazioni incontrollate. Dargli torto?
Elisa

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