Archivio | 12:09 PM

Single privilegiati?

16 Feb

Probabilmente chi passa di qui a leggere le quattro cazzate che scrivo è sposato/a con prole. Beh. io no! Appartengo alla categoria dei 1 su 3 italiani single che vive da sola e francamente arcistufa di sentirmi dire da in stragrandemaggioranza colleghe “beata te che sei single, niente figli da mantenere agli studi oppure disoccupati a casa con mammà e papà”, come se questo volesse dire che sono milionaria in euro. Ecco adesso arrivato su tutti i media questo studio qui sotto:

http://www.repubblica.it/economia/2014/02/15/news/single_crisi_coldiretti-78650242/?ref=HREC1-17

Io spendo molto di più cari colleghi, perchè le monoporzioni costano un botto e sono pressochè introvabili e allora campo con pacchettini autoprodotti di monoporzioni accumulati nel freezer, perchè stufa di buttare roba da mangiare andata a male, e nonostante presti molta attenzione a conprare il giusto spesso mi capita di buttare roba scaduta o andata a male. E il riscaldamento e la luce la pago nella stessa misura di una famiglia di tre-quattro persone, solo che io non la posso dividere per quattro. Le lavatrici le faccio sempre a mezzocarico e meno male che esiste la possibilità dei lavaggi economici. I miniappartamenti (40mq ca) sono le pezzature più care e più introvabili sul mercato immobiliare (in vendita o in affitto), spariscono subito e costano in percentuale molto più di un appartamento di 80 o 100 mq, causa legge della domanda e dell’offerta. Provare per credere, perchè tra single di ritorno, vedovanze, trasferimenti per ragioni di lavoro, ecc… di gente che vivie sola ce n’è sempre di più. Se girate nel vostro quartiere e andate a leggere i vendesi che ingialliscono sui portoni dei palazzi, potrete accorgervi che si tratta per lo più di case dai 100 mq in su.
Non facesse tanto il moralista il giovane rampollo ex FIAT John Elkan, sui giovani che non si mettono in gioco, in quanto senza un lavoro stabile, mettere su casa non è uno scherzo. A meno che un lavoro stabile non lo offra lui, ma uno che con la sua azienda continua a mungerci soldi in casa integrazione straordinaria per i suoi dipendenti senza ottemperare all’obbligo di investire per rilanciare in Italia la sua anzienda, ma solo per delocalizzarla – a spese nostre – all’estero, ci sta leggermente prendendo per il culo!
Elisa