Archivio | dicembre, 2012

Buone Feste

25 Dic

Sono anni che ormai all’insegna del “i parenti non li scegli, gli amici si” la Vigilia si festeggia tra amici, gruppetto ristretto di fedelissimi del caminetto. La location è sempre la stessa, il salone con caminetto di una di noi, con relativi mariti, mogli, e cagnolini (perchè lasciarli soli a casa?) E quando ognuno porta qualcosa, si mangia bene e anche tanto. Si sta proprio bene, meglio che con parenti che per il resto dell’anno ignori e ti ignorano

Durante questo incontro del focolare  ci si racconta del più e del meno e dei propositi per l’anno successivo, che per qualcuno è anche lanciarsi in un nuovo lavoro perchè stufo di quello che sta facendo.

SIccome i miei familiari, quelli che sono tali per me, sono a quattro ore e trenta di freccia rossa e si riuniscono solo dopo Santo Stefano, le vere feste, quelle che ti fanno sentire bene, quelle all’insegna del “Natale con i tuoi” per me coincidono con il Capodanno e….

il 27 si parte verso la Città Eterna e “Buon 2013”

Un po’ in anticipo, ma con tutto il cuore

Elisa

Concorsi e complimenti

20 Dic

Un post per fare i complimenti a tutte le mie amiche blogger – Mylady, Economa (che pensavo non insegnasse ma avrò sicuramente capito male) più altre che conosco di persona – e che hanno superato il mega-quiz del concorso preselettivo e un in bocca al lupo gigante per le altre prove scritte e orali. Io attaccherò a ri-studiare per il mio  concorsone interno. Si, ristudiare perchè avevo passato l’estate del 2011 sulle dispense cortesemente forniteci dal nostro Ente e poi in autunno tra ricorsi di ditte che non avevano vinto l’appalto per la gestione del concorso e controricorsi ecc… son passati quasi due anni e non mi ricordo più una cippa….Nel frattempo è cambiato un governo e di riforme in riforme – Fornero grazie mille 😦 – la materia principale è stata rivoltata come un calzino e posso prendere i manuali e buttarli nel cestino.

a Gennaio dovrebbero arrivare gli aggiornamenti.  E vai di studio!

Comunque anche io non capisco i piagnistei degli insegnanti precari da venti e pussa anni che non hanno passato la prova preselettiva. Quando ho sostenuto il mio concorso ho fatto la prova di inglese che pure non serve nel mio lavoro da contabile, e non dissi nulla sul fatto che potesse essermi utile o meno nel mio lavoro.

Anzi mi capita più sovente di dover cercare nel cervello quelle quattro nozioni in croce di francese per comunicare con Marocchini, Senegalesi, Nigeriani che non masticano ancora benissimo la nostra lingua quotidiana, figurarsi il “burocratese”  

Continuo a sostenere che chi pensa al mestiere di insegnante come ad un ripiego o un rifugio è fuori di melone. E’ uno dei mestieri più difficil e più defatiganti che ci siano. Lo vedo da mia cognata e lo vedevo da mia madre che pure insegnano (e insegnava, mia madre) in contesti ancora “privilegiati”. Un liceo classico in un quartiere “bene” (brutto da dirsi ma è così) mia cognata, e all’Università, mia madre. Le lotte con gli studenti per motivarli a studiare tra “progetti”, “premi vinti” ecc…

Io è il primo mestiere che ho escluso tra quelli da farsi, il successivo il medico 🙂

Ancora complimenti

Elisa

 

 

 

 

E che c….o!

12 Dic

Ce l’hanno che la Littizzetto dice un sacco di parolacce, e insomma tra organi riproduttivi maschili e femminili in effetti se la cava anche se li chiama spesso con riferimenti simpatici (Walter e Iolanda), ma è una comica e si sa che questo gioco fa parte dei suoi siparietti con Fazio. A me diverte ad altri meno, e non penso pretenda di essere una fine intellettuale che disserta di cultura o un politico che sta dissertando sul suo programma elettorale. Che anche lì ci sono certi soggetti!!!!!

Ma lo avete sentito Grillo su internet? E’ bastato mettere in dubbio la democraticità del suo movimento (e delle Parlamentarie) e  non è che ci sia andato leggero con le paroline e ci ha girato tanto intorno. Non ha detto “chi non fosse sulla stessa linea di pensiero del nostro movimento è pregato di astenersi da commenti ed eventualmente riconsiderare l’adesione” Ha detto papale-papale: Chi non la pensa come me si levi dal ca@@o! Molto più educato no di certo, ma molto diretto. E’ vero che era sul suo Blog e non sulla RaiTv ma insomma ce lo hanno sciorinato a tutte le ore e su tutti i telegiornali!!!

E ai genitori del MOGI e le famiglie cattoliche che hanno criticato il turpiloquio della Litti in fascia protetta rispondo: e lo spettacolo immondo che mi sono dovuta sorbire dai parlamentari e ministri pre-Monti era forse più educato e meno rivoltante? Secondo me se poc0-poco un bambino ha visto uno spezzone di programma con politici urlanti avrà imparato questo “edificante” messaggio: Chi più alza la voce, più ha ragione.

Educativo, No?

Io aspetto la Litti a SanRemo e sarà la volta che mi sorbetto tutte le canzoni 🙂

Elisa

sempre della serie bus economy

6 Dic

Valgono le premesse del “bus economy” precedente, ma questa volta il contesto è diverso.

Un signore presumibilmente sui 65-70 anni, alticcio alquanto, malconcio e con un montgomery verde che ha visto sicuramente tempi migliori, si avvicina a una ragazzina sui 20 carina in jeans e piumino e le dice: “ma perchè voi ragazze vi mettete sempre i jeans e non le gonne che vi starebbero meglio?” e poi incalza, visto che la ragazza non lo sta ascoltando “se non vi mettete le gonne (magari anche mini eh? N.d.R.) adesso che siete giovani,  come vi vestirete quando sarete più grandi?” e poi attacca con domande più dirette alla quale la ragazza fa l’errore di rispondere e non se lo schioda più e si scopre che studia come assistente sociale e allora il tipo attacca una tiritera su quanto è misero e tapino e sta cercando una donna giovane, bella e che si prenda cura di lui. “Ma la voglio sui quaranta anni, ben vestita,  e che ci tenga alla casa!”  Mica scemo il tipo, che però, guaaaaaaaarda caso, sta parlando con una di venti anni!)

Parlando salta fuori che il tipo è sposato e allora la ragazza fa: Ma scusi e sua moglie cosa ne pensa? Non va bene lei? e il tizio “mia moglie è sciatta, veste male, apparecchia la tavola con i piatti del supermercato presi con i buoni del supermercato e non usa il servizio buono per mangiare”.

La ragazzina tela e e a quel punto una signora – ben vestita, elegante, e ingioiellata – lo guarda e dice: “Ma tu ti sei guardato?” e scende fra la solidarietà (e le risatine) di tutto il genere femminile presente sull’Autobus

Elisa

Ci risiamo, sclero di fine anno

4 Dic

E’ arrivato il quarto fine anno consecutivo che vivo nel mio ufficietto e assisto per la quarta volta allo stesso deleterio spettacolo.

Premetto che per un ufficio contabile la fine anno è come l”atterraggio del Discovery per i tecnici della Nasa. (fatte le dovute proporzioni economiche) Lavori un anno come un forsennato tra colleghi, utenti, fornitori, banche e allo scadere dell’ora ics del 31 dicembre tutto deve collimare al centesimo, sennò sono capperi amari. Ma siccome IO SO che le cose -da sempre – funzionano così e sono una persona sistematica, forse un po’ noiosetta, lavoro dal primo di gennaio passo passo per arrivare al giorno fatidico senza il fiatone, e ho la sana coscienza di fare e aver fatto il mio dovere. Per carità, sono pagata per questo ed è giusto che lo faccia. Non che non faccia errori, e chi non li fa?. ma li riconosco e ci pongo rimedio.

Non tollero quindi le ansie da prestazione e il catastrofismo acuto della mia cara collega Martirio che tra un “so già che alla fine la banca avrà sbaglialto qualcosa”, “non sarà riuscita a eseguire tutti i pagamenti nei tempi utili” “qualcuno si sveglierà all’ultimo minuto” si sta facendo il vuoto attorno.

Io le farò così vuoto intorno che mi metto in ferie dal 27 dicembre al 4 gennaio, gli altri miei colleghi o si mettono in ferie anche loro….o si mettono i tappi nelle orecchie (che poi un Ipod c’est la meme!)

Alla fine tutto andrà a posto all’insegna della faccia triofante di Martirio stile  “Se non ci fossi stata io a mettere tutto a posto!”, anche se non è proprio così.

Conscia di fare comunque il mio dovere, dopo quattro anni ho imparato una lezione che prima non avevo imparato:  A fregarmene!

Ma Martirio imparerà a non farsi il vuoto attorno o le sta bene così?

Elisa