festa per pensionamento

13 Feb

Come già accennai qualche post fa, sono arrivati i primi due pensionamenti post riforma Fornero. Due colleghi che sessantacinque anni non li hanno ancora ma hanno ben 42 anni di lavoro sul groppone e quindi, giustamente, non vedevano l’ora di starsene a casa. E oggi ultimo giorno di lavoro e festa in Direzione con banchetto e regali, abbracci e arrivederci. Dire che i miei due colleghi fossero radiosi non rende bene l’idea: una si trasferirà al suo paese sulla costiera amalfitanta con il marito e scusate se è poco! L’altro collega è di Torino ed è diventato da neanche un mese nonno e intende godersi la nonnitudine a tempo pieno. Insomma tutti a festeggiare!!
Tutti? Manco per niente, al solito il mio ufficio si distingue per stronzaggine acuta e su sei eravamo in tre: una ha fatto che mettersi in ferie dicendo “tutte cavolate ste feste sono solo finzione, per venire al lavoro a far niente me ne sto a casa che ho altro da fare” (modello di simpatia!!!), e due non sono proprio saliti a salutare e a brindare. E pensare che i miei due colleghi sono scesi apposta nei loro uffici per invitarli!!!!
Io capisco (MA ANCHE NO!!!!) che ti possa stare sullo stomaco che c’è chi ha finito il suo ciclo lavorativo e che dopo anni di lavoro giustamente godrà dei contributi versati, ma se a te non te tocca perchè sei più giovane o hai meno anni di versamenti non è colpa dei colleghi che festeggiano. Ci fai solo la figura del pitocco.
Io sono molto contenta per loro e spero che si rilassino, si divertano e siano sereni da qui in poi. Bisogna imparare a prendere le cose giorno per giorno con positività senza farsi troppe paranoie. Serendipity lo chiamano questo modo di pensare. Io devo aver già frequentato il Master per svilipparlo 🙂
Elisa

8 Risposte to “festa per pensionamento”

  1. sherazade 13 febbraio 2014 a 7:17 PM #

    Eli,
    ma tu sei una persona di cuore, oserei dire come dovrebbero essere tutti difronte a una svolta, si spera, positiva degli altri.

    sheraunabbracciotiepidoggièquasiprimavera

    • sportelloutenti 14 febbraio 2014 a 4:09 PM #

      Non penso di essere di cuore ma solo realista, perchè essere stronzi fa ma le alla salute, aggratis soprattutto. E poi quando nella vita te ne capitano di ogni (salute malconica compresa) impari a vivere come Rossella O’Hara 🙂
      Smack
      Anchequitiepiduccioanchesemenodiroma

      • sherazade 14 febbraio 2014 a 5:08 PM #

        io a volte ho cercato di essere realista ma…’al cuor non si comanda’. Eddaje mica è cosa orenda esse de core.

        sheramachegiornatamachegiornataorafreddinapero’

  2. anonimosq 13 febbraio 2014 a 9:46 PM #

    Verrà quando per noi quel giorno ? Io in teoria, coi riscatti laurea etc ho ca 38 anni di contributi. Ma mi sa che dovrò restare almeno sino ai 65 anni lo stesso. Il punto è che ne ho solo 58, tra un mese…

    Anonimo SQ

    • sportelloutenti 14 febbraio 2014 a 4:12 PM #

      Be dai, per me sono minimo altri venti anni! Io non ho riscattato la laurea subito e poi mi costava troppo. E visto che di riforma in riforma e di accorpamento Ente in accorpamento Ente (vedi INPS e INPDAP) non si sa come andranno le cose, ho preferito risparmiare sti soldi e tenermeli.
      ELisa

      • anonimosq 14 febbraio 2014 a 11:50 PM #

        Sai, ho il vantaggio di avere una moglie che da sempre si è occupata di pensioni, e mi ha fatto consegnare al secondo giorno di servizio tutte le carte per riscatti ricongiunzioni etc, fin che mi pagavano due (veramente !) lire.
        Così ho risparmiato una pacca di soldi, e dovrei andare comunque col misto retributivo/contributivo. Salvo Fornero 2 !

        Anonimo SQ

      • L'Economa Domestica 15 febbraio 2014 a 8:36 am #

        Hai fatto bene a non riscattare la laurea.

  3. sportelloutenti 15 febbraio 2014 a 11:11 am #

    Io niente Marito o parente esperto di pensione ai tempi del mio primo lavoro 😦
    Economa se me lo dici tu, mi conforti 🙂
    Baci

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