Tra le varie cose ereditate dai Nonni in famiglia abbiamo anche una di quelle case coloniche con cortile e giardino terrazzo che detto così sarebbe una cosa grandiosa….senonchè anni di incurie e litigi fra parenti che ormai non si parlavano più se non accompagnando il dialogo da morsi e scosse elettiche. avevano ridotto la casa e annessi un rudere e tale sarebbe rimasto (e per quanto mi riguarda senza troppi rimpianti) se non fosse che uno dei miei cugini decise di andarci a vivere con moglie e prole. Ecco allora tutti gli zii riunirsi in defatiganti riunioni con altrettanti litigi e poi davanti al notaio per dividere il Bene e risistemarlo. Mio cugino possiede il 50% di tutto e ha incominciato a ristrutturarlo per renderlo abitabile spendendoci un sacco di soldi perchè -tanto per dire come stavano le cose- anche il tetto era completamente da rifare causa incendio di tot anni prima, e mai rifatto.
Insomma atto numero uno: impianto di riscaldamento con bruciatore a gas metano… ma arrivò il conto del primo bimestre invernale e credo che gli sia venuto un infarto, perchè scaldare una casa di circa 200 mq con annesso fienile risistemato e poi cantinone volete mettere la dispersione di calore!!!!
L’anno successivo eccolo partire per una località qui vicina famosa per le stufe di ceramica e spendere un puttanaio per una bellissima stufa a legna e una estate e autunno ad accatastare legna in ogni pertugio libero che manco a disboscare l’amazzonia ci si ricava tanto. Io, mio fratello e mamma che usiamo il nostro pezzettino di casa solo in estate e primo autunno ci andava bene in quanto “rubavamo” quel tot di ceppi che ci servivano per il camino e per la stufa economica della cucina per le castagne arrosto.
Ma anche lì ne doveva fare il cugino di giri a prendere legna, accatastarla e portarla in casa e poi pulisci la stufa che, bella è bella, ma non è che scaldi quel granchè!
Due anni fa si è deciso a convertirsi ai pellets e quindi, a cambiare stufa, altro costo, altri lavori e ora il cortile è pieno di sacconi e io: hai fatto scorta per l’inverno? E lui: questo basta si e no per un mese.
Urca!!!!
Viva la città!
Elisa
questa faccenda mi ricorda qualcosa.
Infatti sei tu che mi hai fatto pensare alla stufa di mio cugino e alle sue battaglie con i sacconi di pellets e caccia alle offerte. Potrei dargli l’indirzzo del tuo falegname
Sia le liti per le successioni, sia gli ‘oneri’ nella suddivisione delle spese sono sempre diciamolo elegantemente un ‘casino’.
Però almeno sei fuori città. Una domanda velenosetta: “Come avete suddiviso l’IMU 😉
sherabacinvernalida11gradi
Per fortuna a me tocca un minimo importo in quanto minima è la parte della casa di cui sono proprietaria, anche se ora con l’IMU è aumentata anche questa tassa.
Uh, le insidie delle case di campagna/montagna, una scoperta per me.
Ah, tuo cugino sa usare la spaccalegna e la motosega? Dovrebbe imparare, fidati.
I miei genitori hanno sempre avuto la stufa a legna. E’ un caldo diverso da quello dei termosifoni, che ti penetra nelle ossa e ti scalda fino in fondo al cuore. Noi l’abbiamo ereditata e l’abbiamo usata, per un po’, ma proprio quest’anno l’abbiamo eliminata. Uno, la stufa è in cucina e, almeno al pomeriggio, bisogna comunque accendere i termosifoni perchè altrimenti nelle altre stanze si gela; due, in cucina fa un caldo da morire e, ogni volta che si esce in cortile, c’è il rischio di prendere una polmonite, passando da 25 a zero gradi; tre, ogni tanto bisogna pulire il tubo, salire sul tetto e trasformarsi in spazzacamini, con il rischio di spezzarsi l’osso del collo. Insomma, alla fine, il gioco non vale la candela!